Al Signor Lazare Eloundo Assomo
Direttore del World Heritage Centre
UNESCO
e p.c.
Al Signor Liborio Stellino
Ambasciatore
Delegazione permanente dell’Italia all’UNESCO
Vicenza, 29 marzo 2024
Caro Direttore,
da tempo associazioni e comitati vicentini lamentano gli interventi e modalità di gestione del sito che potrebbero pregiudicare irrimediabilmente il suo Valore Universale. Attività svolte dal Comune di Vicenza anche dopo la missione consultiva del 2017 e le successive raccomandazioni.
Solo alla fine di novembre 2023 le associazioni e i comitati che le scrivono, e che sono:
– Civiltà del Verde (presidente Romana Caoduro)
– Comitato Vicenza Est (Pio Saverio Porelli)
– Comitato Zona San Giovanni (Giorgio Sinigaglia)
– Comitato Borgo Berga – Via Leoni (Gianluigi Bellin e Paolo Crestanello)
– Italia Nostra – Sezione di Vicenza (presidente Mariagrazia Pegoraro)
– UNESCO PER VICENZA (U4V) (Francesca Leder, Giovanni Marangoni, Alberto Peruffo)
hanno potuto prendere visione di alcuni documenti riguardanti la corrispondenza tra il Comune di Vicenza e WHC per quanto riguarda la gestione del sito “Città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto” facendo richiesta allo stesso Comune di Vicenza. Le procedure per poterli ottenere non sono state né immediate né facili e questo ha condizionato la stesura delle note che troverà in allegato.
A ciò si è aggiunto il fatto che, in data 5 febbraio 2024, il Comune di Vicenza ha pubblicato sul proprio sito la notizia della sua lettera indirizzata all’Ambasciatore Stellino (Rif.: CLT/WHC/EUR/24/14670) e lo studio tecnico ICOMOS.
Nel leggere la lettera siamo rimasti colpiti dalle sue parole (che sono anche le nostre) di forte preoccupazione sullo stato di integrità della bene. Siamo molto contenti di leggere che avete proposto di organizzare un’altra missione tecnica alla quale, come già avvenuto nel marzo 2017, teniamo a partecipare.
Ci sentiamo rassicurati dal fatto che, il WH Center, abbia voluto dare seguito alle numerose segnalazioni avanzate relativamente alle diverse problematiche emerse (progetto TAV, progetto serre Parco Querini), alcune delle quali giunte anche dopo l’advisory mission del 2017, e dei relativi report.
Lei stesso ha potuto constatare come il Comune di Vicenza, sino ad oggi, non abbia inteso trasmettere al WHC la documentazione dei progeƫti che, per caratteristiche e dimensione, possono compromettere il Valore Universale del Bene, come invece previsto dal comma 172 delle linee guida operative. Di come si siano svolti i rapporti tra WHC e Comune di Vicenza, la cittadinanza non ha mai saputo nulla sino alla data delle nostre richieste di acquisizione degli atti. Sarà nostra cura informare i nostri concittadini sugli sviluppi delle azioni promosse dal WHC/UNESCO in ascolto delle nostre segnalazioni.
Come già sottolineavamo nel nostro intervento del 2017, indirizzato alla delegazione ICOMOS giunta a Vicenza per l’advisory mission, tutto ciò era, ed è, molto grave tanto sul piano materiale (la compromissione del bene) quanto su quello culturale e simbolico, come dimostrano le parole usate dal sindaco di Vicenza, recentemente, a proposito dei futuri sviluppi del progetto delle serre di Parco Querini.
Malgrado ciò il nostro impegno a fianco del WHC per la tutela del patrimonio UNESCO di Vicenza prosegue infaticabile, ed è per questo motivo che le sottoponiamo le note di seguito riportate che riguardano alcuni dei progeƫti e delle questioni che interessano la città e che interferiscono con la tutela del sito.
Sono note che, oltretutto, evidenziano che il “3° PERIODICAL REPORT”, che dovreste aver ricevuto, è gravemente lacunoso. Ciò produce una fotografia distorta dell’effettivo stato di conservazione del bene alla data del 2023, compromettendo la qualità delle iniziative future. La nostra attenzione si estende anche al Piano di Gestione del sito, in corso di aggiornamento, di cui la cittadinanza non ha adeguata consapevolezza dei contenuti e dello sviluppo futuro. Ci è noto l’enorme investimento di risorse pubbliche (280.000 euro) che servono per coprire le spese del piano (consulenze e altri costi), di cui però ci sfuggono i contorni e gli obietti reali.
Chiediamo pertanto di prendere in considerazione le osservazioni allegate e di confrontarle con quanto dichiarato dal Comune di Vicenza nel “3° PERIODICAL REPORT’ al fine di valutarlo con maggiore completezza.
Chiediamo inoltre che il Comune di Vicenza, responsabile della gestione del sito, sia stimolato affinché si impegni a promuovere iniziative di coinvolgimento della cittadinanza (con particolare attenzione ai bambini e ai giovani) nella tutela del sito, prendendo spunto dalle tante buone pratiche già sperimentato in molte parti del mondo, oltre che in Italia.
Non manchiamo di rinnovarle la nostra preoccupazione per come viene gestito il sito UNESCO di Vicenza e le conseguenze che ciò potrà avere.
Per questo chiediamo che venga organizzata, al più presto, una advisory mission da parte degli esperti ICOMOS e che questo preveda un incontro appositamente programmato, libero da pressioni e condizionamenti esterni, con i cittadini e le associazioni che tanto hanno fatto e ancora stanno facendo a tutela del sito vicentino. Incontro dedicato che saremo lieti di poter ospitare in una sede appositamente dedicata.
Nel ringraziarla dell’attenzione che ha voluto accordarci, la salutiamo con cordialità.
Gianluigi Bellin, Romana Caoduro, Paolo Crestanello, Francesca Leder, Giovanni Marangoni, Mariagrazia Pegoraro, Alberto Peruffo, Pio Saverio Porelli, Roberto Rech, Giorgio Sinigaglia
ALLEGATI:
Allegato 1// COMMENTI E NOTE ALLE RACCOMANDAZIONI ICOMOS (DIC. 2024 Rif.: CLT/WHC/EUR/24/14670|
Allegato 2// COMMENTI AL “3° PERIODICAL REPORT CITTÀ DI VICENZA E LE VILLE DEL PALLADIO NEL VENETO” (re. Comune di Vicenza, PGN 0155061/2023 del 15/09/2023)| COMMENTI E NOTE
Allegato 3// ALTRI ALLEGATI: APPROFONDIMENTI