Cari Soci,
alleghiamo il comunicato stampa del Consiglio Direttivo di Italia Nostra Vicenza in merito alla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto il vincolo monumentale sulla zona di Monte Berico.
Italia Nostra Vicenza accoglie con soddisfazione la notizia della sentenza n. 6015 pubblicata il 10 luglio scorso con cui il Consiglio di Stato ha confermato che la zona di Monte Berico, dichiarata zona monumentale di interesse storico nazionale da un Regio Decreto del 1935, va a tutti gli effetti inclusa tra i Beni Culturali e ad essa vanno applicate le norme che tutelano i Beni Culturali.
Monte Berico, il colle di Vicenza Città Unesco, è stato sottratto alla tutela monumentale a partire dal 2012 attraverso varie delibere di Consiglio Comunale delle amministrazioni di sinistra e di destra che si sono succedute e che hanno approvato, rispetto a quell’area, destinazioni urbanistiche non compatibili con la tutela posta dal vincolo storico monumentale esistente, consentendo che nella zona potessero essere approvate opere edilizie in contrasto con la conservazione dei luoghi nei loro aspetti originari e caratteristici e nel loro intrinseco valore di testimonianza degli eventi della battaglia del 10 giugno 1848 per la quale Vicenza è stata insignita di medaglia d’oro.
La vicenda è nata 15 anni fa quando a Villa Madonna, un complesso residenziale immerso nel verde a Monte Berico, una società immobiliare voleva costruire alcune villette, una strada per accedervi e un posteggio per una ventina d’auto trovando l’opposizione di Italia Nostra e degli avvocati Mariagrazia Pegoraro e Alessandro Pesavento.
Ora il Comune dovrà necessariamente adeguare gli strumenti urbanistici ( PAT e P.I.) alla sentenza e modificarli in modo che possano essere realizzate all’interno della zona di Monte Berico solo le opere edilizie consentite dalle norme di tutela dei Beni Culturali, e in quanto compatibili col vincolo storico monumentale, per cui ogni intervento dovrà essere preceduto dal vaglio della Soprintendenza che dovrà rilasciare l’autorizzazione monumentale.
Siamo lieti dell’esito della vicenda giudiziaria ma molto preoccupati per quanto è accaduto e riteniamo grave constatare che la tutela degli interessi pubblici sia stata portata avanti da privati cittadini che per lunghi anni hanno dovuto contrastare l’Amministrazione comunale e la Soprintendenza, enti pubblici che, anziché difendere il vincolo pubblico per la tutela dei beni culturali hanno operato per la sua eliminazione.
Il Consiglio Direttivo di Italia Nostra Vicenza.

