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TAV: PETIZIONE ISDE PER RISCHIO DI DISASTRO SANITARIO ED AMBIENTALE

Cari soci, cliccate QUI per aderire alla petizione dell’associazione dei medici ISDE contro l’attuale progetto TAV.

Noi medici dell’ISDE (International Society of Doctors for Environment)-sezione provinciale di Vicenza- non possiamo restare in silenzio! Per realizzare l’attuale progetto TAV, opera ideata nel 1985, lontano dalle attuali condizioni ambientali e climatiche, la città sarà occupata da 19 cantieri che per una durata di almeno 9 anni cementificheranno terreni attualmente verdi. Il rischio per la salute dei cittadini sarà aumentato, soprattutto per bambini, anziani e malati cronici. IRICAV 2 nel suo documento allegato al progetto definitivo (Studio atmosfera-12/05/2022) già ammette che, a causa della attività dei cantieri, risulterà per il territorio comunale di Vicenza, un aumento della concentrazione di polveri sottili, colpendo una città che è già adesso da vari anni ad uno stadio di inquinamento fuori legge. La normativa italiana attualmente in vigore permette di superare per non più di 35 giorni all’anno i limiti alle concentrazioni di Polveri Sottili imposti dalla legge: la città di Vicenza già adesso supera ripetutamente questo limite, che dal 2030, per direttiva europea, sarà abbassato a 18 giorni (ARPAV-dati aria pulita Vicenza 2024). L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di non superare per più di 2-3 giorni all’anno limiti ancor più bassi. Tale aumento delle polveri sottili, interesserà e danneggerà tutti i cittadini perché le polveri non resteranno solo nei quartieri coinvolti ma si diffonderanno con l’aria in tutto il territorio della città. L’Agenzia internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato le PM (polveri sottili) sicuramente cancerogene (Monografia 109-2013). L’ O.M.S. raccomanda di Ridurre –NON di AUMENTARE– le polveri sottili, perchè la riduzione delle polveri sottili è stato dimostrato DIMINUISCE sensibilmente tutti gli indici di mortalità sia generale che per cause cardiovascolari e per cause polmonari (WHO 2021-Global Air quality Guidelines). Studi effettuati a livello internazionale, hanno calcolato che un aumento di 5 microgrammi /m3 di aria per le Pm2,5 e un aumento di 10 microgrammi/m3 di aria per le Pm 10, determinano un aumento del rischio, rispettivamente, del 13% e del 12% dei casi di eventi coronarici acuti (studio ESCAPE Lancet Oncology 2013). Per i 19 cantieri serviranno 365.000 litri di acqua al giorno per 9 anni (dati ricavati dal progetto definitivo dell’IRICAV 2). Se l’acqua verrà prelevata dalle falde contaminate dai PFAS , verranno reimmessi nell’atmosfera e diffusi anche nelle acque non contaminate queste sostanze sicuramente cancerogene (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro nel 2023 ha dichiarato lo PFOA sicuramente cancerogeno, e il PFOS probabilmente cancerogeno) e avremo un ulteriore aumento del rischio delle patologie associate ai PFAS, ovvero tumori renale e testicolare, danni alla tiroide, oltre che una diminuzione del peso dei neonati. Se invece l’acqua verrà prelevata dall’acquedotto cittadino, un prelievo quotidiano di 365.000 litri di acqua potabile per 9 anni non potrà avvenire senza gravi conseguenze per il regolare soddisfacimento del fabbisogno necessario alla vita quotidiana dei cittadini, oltretutto in un’epoca di riduzione delle risorse idriche che impone di evitarne lo spreco e l’impiego per usi diversi da quello domestico. E’ elevata la probabilità che aumenti la contaminazione delle falde da PFAS in conseguenza degli scavi e delle palificazioni lungo la tratta di Vicenza Ovest per la presenza di PFAS nei materiali usati per le costruzioni nei cantieri. il continuo traffico di automezzi poi porterà ad un aumento delle microplastiche rilasciate dai copertoni dei camion e dagli altri mezzi di trasporto che numerosi percorreranno le strade cittadine.
RUMORE: IRICAV 2 ha recentemente chiesto all’Amministrazione Comunale una deroga agli attuali limiti di inquinamento acustico, per poter produrre 70 decibel di giorno (ore 6,00-22,00 con pausa di almeno 1 ora tra le ore 12,00 e le ore 15,00), e 60 decibel di notte(ore 22,00-6,00). L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2018 ha fissato dei limiti molto più bassi (53 decibel) con la motivazione che il rumore sopra questi livelli è associato a diversi effetti sanitari, come ad esempio passare da 53 a 59 decibel procura il 5% in più di rischio di cardiopatia ischemica. (2018-WHO- ENVIRONMENTAL NOISE GUIDELINES for the European Region). La legge Regionale del Veneto n. 21/99 e il piano di classificazione acustica del territorio comunale di Vicenza escludono per i cantieri edili la produzione di rumori notturni, per i quali bisogna chiedere apposita deroga. Il Sindaco ha concesso a IRICAV 2 una deroga per quattro giorni e solo per il cantiere della Stazione che non ha fatto dormire gli abitanti dai Ferrovieri a San Lazzaro fino a Monte Berico: che succederà adesso? Se ad IRICAV 2 sarà consentito di lavorare per nove anni anche di notte con produzione di rumore fino a 60 decibel grazie alle deroghe del Sindaco, i rumori supereranno il sostenibile per gli abitanti di Vicenza, allargandosi dal centro propulsore e raggiungendo anche zone lontane, provocando stress, ansia, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e danni all’udito. Come sanno molto bene i cittadini che abitano nei quartieri dei Ferrovieri e San Lazzaro e anche a Monte Berico, che hanno provato sulle loro orecchie cosa significano 60 decibel di notte subiti durante le quattro notti di “prova” dello scorso mese di maggio.
Ricordiamo al Sindaco, responsabile della salute dei cittadini:
-articolo 9 della Costituzione Italiana:” la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle generazioni future”.
articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’unione europea (TFUE) – Principio di Precauzione in base al quale, ove sussista il dubbio che una determinata politica o azione possa causare danni alla popolazione o all’ambiente, in assenza di accordo scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non deve essere attuata.
Chiediamo al Sindaco nel suo ruolo di responsabile della salute dei cittadini e a tutela della salute di tutti gli abitanti di Vicenza, di fermare questo progetto di attraversamento della città, di impedire l’aumento di inquinamento da PFAS dell’acqua e dell’aria, di impedire l’aumento delle polveri sottili nell’aria, di impedire l’aumento dei rumori e di non concedere deroghe al divieto imposto ai cantieri di effettuare rumori notturni (Legge regionale n.21 del 1999 che disciplina l’inquinamento acustico).
Chiediamo a tutti i cittadini di sottoscrivere questa petizione La tua firma è un segno concreto di vicinanza, responsabilità e coraggio civile, una presa di posizione consapevole, non schierata politicamente. *le firme raccolte digitalmente, verranno inviate con relativa documentazione: – alla Amministrazione Comunale – alla Amministrazione Provinciale.

I medici ISDE di Vicenza hanno già illustrato ampiamente i motivi della loro contrarietà a questo progetto TAV che attraversa la città, per gli effetti negativi sulla salute ancora 2 anni fa organizzando un Convegno a San Lazzaro (18.03.2023), descrivendoli in una pagina dedicata del GdV (24.05.2023), partecipando come relatori ai recenti incontri promossi dalla Curia di Vicenza(marzo-aprile 2025), e recentemente durante gli incontri con l’Amministrazione Comunale ai Ferrovieri e a San Lazzaro, e sono schierati con tutte le Associazioni che condividono il principio che la nostra salute dipende dalla salute dell’ambiente in cui viviamo.

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Giovedì
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