Un danno all'ambiente, alla salute e al patrimonio culturale
Italia Nostra manifesta la propria ferma contrarietà alla realizzazione a Montecchio Precalcino di un impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi chimici, sanitari e ospedalieri infettivi e non, provenienti da tutto il Triveneto ad alto rischio di trasmissione biologica aerea. La lavorazione di questi rifiuti da parte di un ‘impianto, classificato come “industria insalubre di prima classe”, nel sito prescelto è inaccettabile per il grave rischio di inquinamento sia delle acque che
dell’aria.
La sua realizzazione è prevista in prossimità della parte più pregiata del sito SIC denominato “Bosco di Dueville Risorgive del Bacchiglione” dove vi sono le prese dell’acquedotto di Padova ma che fornisce acqua anche a Dueville e a Vicenza. E’ un’area integra, ricchissima di risorgive, di fauna, di flora anche in via di estinzione, recintata a tutela della sua integrità e visitata dalle scuole. Una contaminazione delle acque, per quanto oggetto di monitoraggio, non eviterebbe un disastro ambientale e sanitario. Ricordiamo che la contaminazione precede
sempre l’avvenuto accertamento; un precedente di contaminazione si è già verificato poiché è documentato uno stretto collegamento idrogeologico tra il sito della Silva e le risorgive.
Al pericolo di danno all’ambiente e alla salute si aggiunge il danno al paesaggio e al patrimonio culturale che verrà sfregiato dalle 70 mila tonnellate di sabbie da fonderia,
quintuplicate rispetto alle attuali 15 mila tonnellate, che si accumuleranno nella nuova piattaforma. Enormi montagne nere si staglieranno nel contesto paesaggistico, storico e
culturale dove sorgono numerose Ville storiche tra cui Villa Forni Cerato, attribuita al Palladio e il cui valore universale è stato riconosciuto dall’UNESCO; Villa Nievo Borghin del secolo
XVII e Villa Nievo Bonin Longare, ottimo e raro esempio ottocentesco (1880) di villa-castello in stile neogotico.
Italia Nostra chiede che la zona del sito che comprende l’industria Silva venga tutelata dalla Regione Veneto in modo da impedire l’ampliamento dell’attuale attività e la realizzazione della nuova attività progettata.
La Presidente di Italia Nostra Vicenza
Avv. Maria Grazia Pegoraro

